Radiocomandi industriali: la guida completa

Radiocomandi industriali: la guida completa

I radiocomandi industriali (Cabless Control System) rappresentano una soluzione tecnologica ad alto valore strategico per il controllo remoto di macchine e impianti, siano essi mobili o a postazione fissa. Grazie a una comunicazione a radiofrequenza, tali dispositivi consentono di gestire a distanza diverse tipologie di macchine, dai carriponte alle perforatrici garantendo maggiore sicurezza operativa, efficienza nei processi e flessibilità d’impiego.  

I radiocomandi trovano applicazione in una vasta pluralità di settori industriali: costruzioni e infrastrutture, logistica e trasporti, automazione e sollevamento industriale, silvicoltura, agricoltura e macchine nel settore marittimo. I radiocomandi industriali devono però essere progettati nel rispetto di standard normativi rigorosi, così da garantire la sicurezza della macchina, degli operatori e degli ambienti lavorativi. Per operare in contesti rischiosi, ciò richiede severi test da superare in ambito meccanico, elettrico, radio e ambientale. Ecco perché la scelta del radiocomando corretto richiede una valutazione attenta delle esigenze applicative e delle caratteristiche del sistema.

Questa guida è pensata per aiutarti a comprendere proprio il funzionamento dei radiocomandi industriali, i vantaggi che offrono, i vari modelli disponibili e il processo per individuare il più adatto alle tue necessità.  

L’impianto radiocomando

I radiocomandi industriali si compongono generalmente di due elementi principali:  

  • L’unità trasmittente utilizzata dall'operatore può essere a pulsantiera, a marsupio (con joystick) oppure altri formati portatili ad impugnatura verticale con comandi digitali o analogici/proporzionali.  
  • L’unità ricevente installata sulla macchina da controllare attiva i comandi della macchina attraverso interfacce I/O.   

Comunicazione a radiofrequenza 

La comunicazione tra unità trasmittente (portable station) e ricevente (base station), come abbiamo detto in precedenza, avviene tramite onde radio. Le bande di frequenze più comunemente impiegate sono 430 MHz, 868 MHz, 915 MHz e 2,4 GHz: ognuna di queste ha specifiche caratteristiche in termini di portata, penetrazione degli ostacoli e immunità ai disturbi. Inoltre, la scelta della banda di frequenze avviene in base al mercato di utilizzo del radiocomando e del suo contesto operativo. Le vedremo più tardi nel dettaglio.  

Per garantire affidabilità operativa in contesti industriali complessi e sempre più connessi, i radiocomandi AUTEC implementano tecnologie avanzate come:  

  • FHSS (Frequency Hopping Spread Spectrum) in cui la frequenza cambia centinaia di volte al secondo, rendendo la comunicazione resiliente alle interferenze;   
  • Comunicazione bidirezionale per consentire la ricezione di feedback dalla macchina, migliorando il controllo in tempo reale; 
  • Codifica sicura del segnale per prevenire attivazioni non autorizzate o interferenze esterne.  

Ora vediamo del dettaglio le varie tipologie di radiocomando industriale. 

Unità Trasmittenti (Portable Station) 

Come già detto in precedenza le trasmittenti inviano il segnale alla ricevente per permettere all’operatore di movimentare la macchina in totale sicurezza e con la massima ergonomia. Possiamo dividerle in: 

  • Pulsantiere: adatte principalmente nei settori industriali e per la movimentazione di materiali. Sono disponibili in versioni standard o personalizzabili, sono ideali per applicazioni che spaziano dai carriponte ai sistemi di automazione più avanzati. Le opzioni che possono essere integrate nelle pulsantiere includono: LED di stato, display a colori, Sensori IR, Enabling Switch e funzioni di sicurezza come GSS ed Enabling&Stop. 

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  • A Marsupio: si distinguono per la loro versatilità e capacità di adattarsi ad ogni contesto operativo. Le versioni compatte, equipaggiate con fino a due joystick multiasse, sono ideali per applicazioni come gru edili, sollevatori telescopici o macchine semoventi leggere. Per esigenze più complesse, sono presenti soluzioni di dimensioni maggiori che consentono fino a cinque joystick multiasse e dieci monoasse, perfette per il controllo di macchine per perforazione, scavo in galleria o gestione di oleodotti. I modelli possono integrare display, telecamere per lo streaming video, sistemi di feedback visivo e tattile (come LED di segnalazione e vibrazione), offrendo all’operatore un’interfaccia intuitiva, sicura e affidabile.

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Unità Riceventi (Base Station) 

Le unità riceventi si diversificano per il tipo di alimentazione (AC o DC), il numero e la tipologia di comandi da gestire e le modalità di integrazione o comunicazione con la macchina. Ogni ricevente può essere configurata con comandi digitali, analogici e bus di campo (CANopen, Profinet, ecc.), permettendo un’integrazione semplice e immediata con i sistemi di controllo esistenti. 

Radiocomandi Industriali_modelli riceventi

*Le proporzioni e le dimensioni delle unità riceventi rappresentate nell'immagine non riflettono la realtà e sono state modificate a scopo illustrativo.

Per scoprire tutti i modelli nel dettaglio clicca qui 

Scelta secondo esigenze

Ogni applicazione è unica. Per questo, la selezione del radiocomando più adatto richiede un’analisi tecnica approfondita, supportata da un team di esperti.

Alcune caratteristiche da tenere in considerazione sono: 

  • Frequenza di trasmissione 
La scelta della banda (430 MHz, 868 MHz, 915 MHz o 2.4 GHz) oltre ad essere determinata dal mercato di riferimento, incide su portata, penetrazione e immunità ai disturbi. Il contesto applicativo influisce su questi tre aspetti. Ogni scenario presenta caratteristiche specifiche che influenzano le prestazioni del sistema: ambienti industriali chiusi, lavori su utility in centro città, interventi in tunnel, operazioni in campo aperto o comunicazioni con teleferiche. Ognuno di questi esempi sono situazioni che richiedono requisiti diversi in termini di copertura del segnale e tolleranza alle interferenze. 
In questo senso, non è possibile definire caratteristiche “ottimali” universalmente valide in termini di portata, penetrazione e immunità ai disturbi. Pertanto è fondamentale fare scelte tecniche specifiche e adattare le caratteristiche dell'impianto al contesto operativo e quindi alla macchina.
  • Sicurezza funzionale
I radiocomandi industriali vengono forniti con funzioni di sicurezza al fine di rispettare standard normativi rigorosi, garantendo un’elevata affidabilità del prodotto e riducendo i rischi per l’operatore. Conformemente alle normative, il radiocomando viene fornito con due funzioni di sicurezza di STOP: General Safe Stop (GSS) o Emergency Stop (EMS) e Automatic Stop (ATS) e su richiesta una funzione di UMFS (Unintended Movement From Standstill). E’ fondamentale scegliere radiocomandi con funzioni di sicurezza che rispettino livelli di sicurezza come  SIL2, PLd o SIL3, PLe, in base alla valutazione dei rischi per l’applicazione. Questi livelli di sicurezza garantiscono che il radiocomando sia in grado di gestire guasti in modo sicuro, contribuendo alla protezione dell’operatore e alla conformità normativa.
  • Contesto ambientale

Che si tratti di cantieri, fonderie, logistica portuale i radiocomandi industriali sono progettati per resistere a polveri, vibrazioni, agenti chimici e interferenze elettromagnetiche, garantendo l’usabilità e la durabilità del radiocomando nel tempo. Un altro contesto specifico sono gli ambienti ad alto rischio di esplosione (Ex) che richiedono dispositivi dedicati e certificati: AUTEC infatti dispone di una gamma di radiocomandi dedicata.  

Conclusione 

La corretta selezione del radiocomando è fondamentale per ottenere prestazioni elevate, durabilità nel tempo e un'esperienza d'uso sicura ed efficiente. Se hai dubbi sulla scelta del radiocomando e la configurazione più adatta, affidati a un consulente tecnico specializzato. 

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